Sull’importanza delle formazioni musicali cittadine
 







Rosario Ruggiero




Le motivazioni che suggeriscono prepotentemente l’importanza di formazioni musicali cittadine sono svariate e molteplici, ascrivibili sostanzialmente all’importanza dei simboli collettivi, del prestigio, dell’arte, e quindi dell’arte musicale.
Circa l’importanza dei simboli collettivi, che danno unità ad una collettività, di esempi la storia è piena, dalle piramidi egizie a quelle d’oltreoceano, dal Colosseo al Partenone, dalla Torre Eiffel alla Statua della Libertà americana, ai grattacieli sempre più alti che le nazioni più ricche fanno a gara ad elevare, fino alla realtà più semplice di una squadra di calcio e, nell’ambito musicale, ad orchestre come quella filarmonica di Barlino, quella di Vienna ed altre ancora, autentici vessilli culturali nazionali.
L’importanza del prestigio va da sé, già solo stando al significato del termine, secondo il vocabolario Zingarelli “Potere di incutere riverenza, rispetto e simili, per la propriaqualità e la propria fama”.
Circa l’importanza della musica, invece, basterà sciorinare la sua impagabile funzione educativa, psicomotoria e più ampiamente culturale, il senso di cooperazione che promuove nella pratica d’insieme, la sterminata quantità di valori che veicola ed il benessere spirituale che sortisce in quanto arte.
Tutte queste considerazioni, corroborate dalla storia, che ci tramanda l’alta funzione civile delle bande musicali, specialmente nei piccoli centri sprovvisti di teatri, non meno di quella delle bande musicali dei vari corpi, civili e militari, o delle rimpiante orchestre della RAI un tempo distribuite per la nostra penisola, unite alla straordinario, secolare prestigio musicale italiano, non possono che indurre a caldeggiare la creazione di almeno una formazione musicale per ogni singola città, e ancor più di orchestre costituite da fanciulli, semmai così sottratti all’abulia o alle insidie della strada. Una orchestra giovanile in tal caso intesa anchecome vivaio formativo per le orchestre degli adulti, e, sicuramente anche meglio sarebbe insieme l’istituzione di cori di voci bianche, perché non sostituibili da cori di voci adulte.
Se questo fosse per tutte le città d’Italia, si provi a pensare che attrazione sarebbe una rassegna annuale nazionale, semmai con ospiti stranieri! Ne risuonerebbe tutto lo stivale, ne risuonebbe tutto il mondo.

 






2023-05-02


   
 



 
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