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18° Ischia Film Festival dedicato a Mario Monicelli
L’ISCHIA FILM FESTIVAL CONTRO IL CORONAVIRUS
PORTA IL FESTIVAL A CASA TUA
 






Ischia Film Festival
dal 27 giugno al 4 luglio 2020




L’Ischia Film Festival, aspettando la diciottesima edizione in calendario dal 27 giugno al 4 luglio, lancia un messaggio positivo per ripondere all’emergenza sanitaria che sta vivendo l’Italia. Un piccolo contributo per dare un sostegno alle persone costrette a casa permettendogli di vedere, in streaming, le opere dei tanti autori cinematografici che nel corso del tempo hanno presentato i propri film al festival. 
 “In un momento così difficile per il mondo intero -  ha dichiarato il fondatore e direttore artistico del festival Michelangelo Messina - in cui l’umanità si vede costretta a rimodulare il proprio stile di vita, l’Ischia Film Festival, insieme agli autori delle opere che, nelle passate edizioni, sono state proiettate al festival, intende contribuire attraverso il cinema a fronteggiare le restrizioni nazionali che sono state imposte a causa del Coronavirus, con l’augurio che l’emergenza finisca quanto prima consentendo a tutti di riprendere le proprie attività.”
Grazie agli autori che hanno aderito all’iniziativa, sul portale www.ischiafilmfestival.it nella sezione “Il Cinema contro il Coronavirus”, qualsiasi utente, con un semplice click,  potrà visionare gratuitamente dal computer di casa i film che hanno partecipato alle passate edizioni del festival.
Basterà selezionare il film e inserire la password indicata. Per quindici giorni la sezione sarà aggiornata quotidianamente, in base alle adesioni dei tanti registi che hanno accolto con entusiasmo l’appello http://www.ischiafilmfestival.it/index.php/it/iscrivere-un-film.
Con questa iniziativa il festival aderisce alla campagna #io resto a casa lanciata dal mondo della cultura per contrastare la diffusione del Covid-19.

L’Ischia Film festival è in piena lavorazione per la diciottesima edizione programmata dal 27 giugno al 4 luglio, con l’auspicio che entro tali date la situazione sia ritornata alla normalità consentendo la realizzazione del festival che vanta il contributo del Ministero per i Beni e le Attività Culturali - Direzione Generale Cinema, della Regione Campania e il sostegno di Anica.

L’Ischia Film Festival annuncia le date per la diciottesima edizione: dal 26 giugno al 4 luglio 2020; un festival che prosegue nel percorso da sempre legato alle opere cinematografiche che raccontano l’identità culturale dei territori.

A celebrare questa edizione un doveroso e sentito omaggio al grande regista Mario Monicelli, nel decennale della sua scomparsa.  Al maestro della commedia all’Italiana, che fu membro del comitato onorario del festival e premiato due volte con l’Ischia Film Award e il Plinius Award verrà dedicata una mostra fotografica, una retrospettiva e la proiezione di un’intervista esclusiva che
il maestro rilasciò a Roma nel 2007 in occasione del premio Plinius.

Il fondatore e direttore artistico del festival Michelangelo Messina, ha dichiarato che questa diciottesima edizione durerà un giorno in più rispetto al passato. Infatti si aprirà venerdì 26 giugno con una serata esclusiva ad inviti, per rendere omaggio al Maestro Monicelli nella storica location del festival: il castello aragonese di Ischia.

ISCHIA FILM FESTIVAL LIVE
Si terrà dal 27 giugno al 4 luglio l’Ischia Film Festival, concorso cinematografico dedicato alle location che quest’anno giunge alla sua diciottesima edizione.
"Ischia Film Festival Live", questo è il titolo che gli organizzatori hanno voluto dare alla particolare edizione di quest’anno. "Live" ha un significato doppio, ci spiega il fondatore e direttore artistico della manifestazione Michelangelo Messina: “Live vuol dire "vivo", così come l’edizione di quest’anno che nonostante il Covid-19 si farà, seppur in forma ridotta di spazi. "Live" perché saremo online con molti degli autori che hanno deciso di partecipare con le loro opere al concorso di quest’anno (oltre 70 film in competizione).
Le opere in concorso saranno visibili sul portale interamente dedicato al cinema “ischiafilmfestivalonline.it”. Ma non mancheranno le presenze dal vivo, in una manifestazione che sin dalla prima edizione si è contraddistinta nel panorama dei festival per i suoi prestigiosi ospiti: oltre 10 premi Oscar e numerosi personaggi del cinema nazionale e internazionale tra cui Abel Ferrara, Gabriele Salvatores, Ken Adam, Abbas Kiarostami, Peter Greenaway, Carlo Verdone, Claudia Cardinale, Bille August etc. Sette grandi artisti nazionali interverranno a Ischia, presentando  le loro opere ad un ridotto pubblico alla Piazza d’Armi del Castello Aragonese (unica location che potrà essere aperta rispettando le normative sanitarie di sicurezza). Un doveroso impegno verso gli autori, il cinema, per la diffusione della cultura e dei territori”, conclude Messina.
Insomma il festival delle location non si ferma, e lo dimostrano anche le iniziative che in questi mesi il festival ha realizzato come “Il cinema a casa tua” che in 2 mesi ha registrato 110.000 persone che hanno visto online, i film delle passate edizioni.
I nomi degli ospiti, le modalità e il resto del programma lo scopriremo nella conferenza stampa ufficiale prevista per il 15 giugno, data ufficiale della riapertura dei cinema in Italia: un buon segno.

Ischia Film Festival, il cinema che denuncia: sguardo sul pianeta nella sezione “Location negata
Sedici film in gara in una delle sezioni più attese della rassegna (27 giugno-4 luglio): un viaggi che tocca Amazzonia, Siria, Myanmar, Egitto, Sierra Leone e Italia

Quando il cinema denuncia ingiustizie sociali e disastri
ambientali, rivelandosi una preziosa “sentinella” su quel che non funziona nel mondo. Si chiama “Location negata” una delle sezioni più attese dell’Ischia Film Festival, in programma sull’isola in versione ibrida, in parte in presenza e in parte online, dal 27 giugno al 4 luglio 2020.
Sedici i film in gara, inchieste appassionate e reportage intensi, uniti da un sottile filo rosso: il desiderio di raccontare sul grande schermo vicende in chiaroscuro in larga parte inedite, sfruttando le potenzialità comunicative del cinema. Sarà, anche in questo caso, uno straordinario giro intorno al mondo, in grado di toccare un villaggio curdo in ginocchio per le conseguenze di un terremoto (“The absence”, di Fatemeh Zolfaghari) e di porre l’accento su uno dei grandi temi dell’attualità, lo sfruttamento delle risorse naturali del polmone verde della terra, l’Amazzonia, da parte delle multinazionali petrolifere, che ospita “All eyes on the Amazon”, di Andrea Marinelli. Di riscaldamento globale e futuro del pianeta, non senza una chiave irresistibilmente satirica, parla invece “Icemeltland park”, di Liliana Colombo.
E’ un viaggio nelle tensioni del Libano “Bruxelles-Beyrouth”, di Thibaut Wohlfahrt e Samir Youssef. “Compagni di viaggio”, di Sara De Martino, si occupa del tema dell’immigrazione in chiave onirica e poetica. Costruisce una metafora sull’inasprimento dei rapporti sociali in Egitto “Henet ward”, di Morad Mostafa. C’è poi la surreale vicenda dei bambini soldato del Myanmar, addestrati sin dalla più tenera età, raccontata da “In this land we’re briefly ghosts” di Chen-Wen Lo. E ancora: un drammatico sguardo sulle condizioni inumane delle carceri in Sierra Leone ispira
“El infierno” di Raúl de la Fuente Calle. Non mancano pellicole in grado di portare alla luce aspetti inquietanti sul territorio italiano, come “Il muro bianco” di Andrea Brusa e Marco Scotuzzi, che indaga sulla presenza dell’amianto nelle scuole italiane. “The old man and the singer” di Amir Osnalou apre invece uno squarcio doloroso sulla guerra in Siria. Decisamente attuale anche “Pizza Boy” di Gianluca Zonta, che – raccontando la vicenda di Saba, un fattorino delle pizze a Bologna - denuncia la mancanza di diritti e lo sfruttamento degli immigrati.
Il dramma delle sparatorie nelle scuole americane è al centro di “Safety” di Fabrice Joubert. Ancora immigrazione, in un paese della costa ionica calabrese, nel cortometraggio “Schiavonea” di Natalino Zangaro. E’ una storia di resistenza, in un piccolo villaggio greco, “A simple life”, di Myrto Papadogeorgou e Robert Harding Pittman. Un anziano che vaga nelle strade di Istanbul è invece il protagonista di “Sycamore” di Mehmet Týðlý. E’ dedicato a un padre afgano, costretto a crescere da solo i suoi figli tra miseria e povertà, il documentario “When mom is gone” di Zeynep Gulru Kececiler.
“La sezione ‘Location negata’ - spiega il direttore artistico del festival Michelangelo Messina - è uno dei marchi di fabbrica dell’Ischia
Film Festival, una categoria di concorso quasi unica nel suo genere. Nel focalizzare l’attenzione sulle opere che valorizzano i territori in cui sono state girate, il festival non dimentica il rovescio della medaglia: il cinema che solleva dubbi e riflessioni sulle sulle contraddizioni e le violazioni dei diritti umani nella nostra società”.

IN CONCORSO – Location Negata
The absence (Iran, 2019 - ANTEPRIMA ITALIANA) di Fatemeh Zolfaghari
All eyes on the Amazon (Paesi Bassi, 2019 - ANTEPRIMA EUROPEA) di Andrea Marinelli
Bruxelles-Beyrouth (Belgio - Francia, 2019 - ANTEPRIMA ITALIANA) di Thibaut Wohlfahrt e Samir Youssef
Compagni di viaggio (Italia, 2019) di Sara De Martino
Henet ward (Egitto, 2020 - ANTEPRIMA ITALIANA) di Morad Mostafa
Icemeltland park (Italia - Regno Unito, 2020 - ANTEPRIMA MONDIALE) di Liliana Colombo
In this land we’re briefly ghosts  (Stati Uniti, 2019 - ANTEPRIMA ITALIANA) di Chen-Wen Lo
El infierno  (Spagna, 2019 - ANTEPRIMA ITALIANA) di Raúl de la Fuente Calle
Il muro bianco (Italia, 2020 - ANTEPRIMA ITALIANA) di Andrea Brusa e Marco Scotuzzi
The old man and the singer (Iran, 2019 - ANTEPRIMA ITALIANA) di Amir Osnalou
Pizza Boy (Italia, 2019) di Gianluca Zonta
Safety  (Stati Uniti, 2019 - ANTEPRIMA ITALIANA) di Fabrice Joubert
Schiavonea (Italia, 2020) di Natalino Zangaro
A simple life (Grecia - Stati Uniti - Germania, 2019) di Myrto Papadogeorgou e Robert Harding Pittman
Sycamore (Turchia, 2019) di Mehmet Týðlý
When mom is gone (Turchia, 2020 - ANTEPRIMA MONDIALE) di Zeynep Gulru Kececiler

Cinema, Ischia Film Festival primo grande evento live post Covid
La diciottesima edizione si svolgerà dal 27 giugno al 4 luglio con ospiti Marco D’Amore, Giampaolo Morelli, il cast dell’Amica Geniale, Francesco Di Leva, Lillo Petrolo, Nando Paone, Alessandro Roia, Susy Laude
Premio alla carriera a Sergio Rubini
Selezionate 79 opere di cui 55 in concorso provenienti da 31 paesi del mondo
Sarà l’Ischia Film Festival il primo grande evento internazionale in presenza che si terrà in Italia dopo l’emergenza sanitaria. Una diciottesima edizione che si svolgerà in versione ibrida, in parte anche online, dal 27 giugno al 4 luglio 2020, esplorando il legame tra cinema e location secondo il format della rassegna.
Uno o più ospiti a sera nel Castello Aragonese si racconteranno al pubblico introducendo la visione dei film in programmazione che compongono la sezione “Best of” non competitiva. Tra i protagonisti di questa edizione Francesco Di Leva (27 giugno con “Il sindaco del rione Sanità” di Mario Martone), Lillo Petrolo (28 giugno con “D.N.A. - Decisamente non adatti” che ha diretto con Claudio Gregori), Nando Paone (il 29 giugno con “Il ladro di Cardellini” di Carlo Luglio), Gaia Girace, Margherita Mazzucco, Giovanni Amura e Francesco Serpico, “stelle”
del cast della serie tv “L’Amica Geniale.  Storia del nuovo cognome” di Saverio Costanzo e Alice Rohrwacher (30 giugno) che tornano sull’isola d’Ischia dopo avervi girato alcune puntate della seconda stagione, Susy Laude (1 luglio con “Gli uomini d’oro” di Vincenzo Alfieri), Giampaolo Morelli (2 luglio con il suo esordio da regista “7 ore per farti innamorare”), Alessandro Roia (3 luglio con “Si muore solo da vivi” di Alberto Rizzi) e Marco D’Amore  (4 luglio con il suo esordio da regista “L’immortale”). Premio alla Carriera all’attore, regista e sceneggiatore Sergio Rubini che racconterà al pubblico del festival il privilegio di aver lavorato con Fellini, Tornatore, Salvatores, Muccino, Monicelli, Veronesi, Scola. Prima di lui il riconoscimento era andato, tra gli altri, a Ken Adam, Vittorio Storaro, Abel Ferrara, Pupi Avati, Amos Gitai, Pasquale Squitieri, John Turturro e Michele Placido.
Alle proiezioni a ingresso gratuito, in programma nella Piazza d’Armi del castello, si accederà solo su prenotazione sul portale www.ischiafilmfestivalonline.it. La “sala” sarà ridimensionata nei posti, che passano dai 300 abituali a un numero massimo di 100 per rispettare l’obbligo del distanziamento. All’entrata verrà misurata la temperatura a tutti e, come da normativa sanitaria, chi dovesse averla superiore ai 37,5 gradi seguirà un percorso particolare di allontanamento e segnalazione alle strutture sanitarie.
«Siamo orgogliosi di poter annunciare la presenza dal vivo dei nostri ospiti di quest’anno, va a loro un sentito ringraziamento. - dichiara Michelangelo Messina, direttore artistico del festival - Come un ringraziamento va a tutta la macchina organizzativa che non si è fermata in periodo di Covid ed ha potuto completare la valutazione delle 700 opere giunte da tutto il mondo. Diamo così un bel segnale per la ripartenza del comparto cinema, partendo dallo straordinario osservatorio privilegiato dell’isola d’Ischia».
La selezione 2020 conta 79 opere tra finzione e documentario, di cui 55 in concorso e 15 fuori concorso, provenienti da 31 paesi, alcuni di questi a bassissima produzione audiovisiva come  Bangladesh Kirghizistan e Bielorussia ma anche culture diametralmente opposte come Stati Uniti e Russia, Iran e Israele, paesi europei la cui produzione audiovisiva non arriva facilmente nei nostri circuiti come Finlandia, Irlanda, Polonia e Grecia ma anche luoghi lontani geograficamente come Argentina, Giappone e Nuova Zelanda. Un viaggio attraverso il mondo in grado di toccare temi di stretta attualità, dall’ambiente alla violenza di genere, passando per l’impegno sociale, le rivisitazioni storiche e riflessioni intimiste.
Confermate le sezioni Lungometraggi, Cortometraggi, Location Negata, Scenari Campani, novità di quest’anno una nuova sezione dedicata alle opere di animazione. Il 65% dei film selezionati è in anteprima: tra le 51 prime visioni 14 sono mondiali, 9 europee
e 28 italiane. A differenza degli altri anni, questi lavori non verranno proiettati ma saranno fruibili sulla piattaforma nativa del festival. Film d’apertura “Kathleen” di Liam O’Neil, regista scomparso a causa del Coronavirus.  Le opere vincitrici saranno scelte dalla giuria formata da Karin Hoffinger, responsabile delle relazioni internazionali della Berlinale, dai critici cinematografici Zlatko Vidackovic, direttore artistico del Pola Film Festival, e Emanuela Martini, già direttrice del Torino Film Festival (lungometraggi); dal giornalista Oscar Cosulich, dallo sceneggiatore, regista e attore Massimo Gaudioso e dallo storico dell’arte Tommaso Strainati (location negata); dal regista, animatore, e illustratore Marino Guarnieri, dal regista Lorenzo Latrofa e dal regista, sceneggiatore e animatore Francesco Filippi (animazione); dall’attore Fabio De Caro, dallo psichiatra e giornalista Ignazio Senatore e dal produttore e regista Emanuele Palamara (cortometraggi e scenari campani).
Il festival, che prosegue nel percorso da sempre legato alle opere cinematografiche espressione dell’identità culturale dei territori, ospiterà il 18esimo Convegno Internazionale sul Cineturismo, organizzato con il supporto della Film Commission della Regione Campania, che si terrà online venerdì 3 luglio, con la partecipazione dei massimi esponenti internazionali del fenomeno del “Movie Induced Tourism” (tra cui Anica, Dgc, ItalyForMovies, le film commission di Spagna, Austria, Inghilterra, Marche, e Campania). Il tema di questa edizione è “Gli scenari futuri dell’audiovisivo e del cineturismo post coronavirus”.
L’Ischia Film Festival è realizzato sotto l’Alto Patrocinio del Parlamento Europeo, con il contributo della Regione Campania (Direzione delle politiche culturali e del turismo) e della Direzione Generale Cinema del BiBACT.

ISCHIA FILM FESTIVAL, DALL’IRAN ALLA COREA: IN VIAGGIO CON I CORTI E LE OPERE DI ANIMAZIONE IN CONCORSO
La diciottesima edizione si svolgerà dal 27 giugno al 4 luglio in versione ibrida tra eventi in presenza e in parte online
Cortometraggi tra impegno sociale, rivisitazioni storiche e riflessioni intimiste, e una nuova sezione dedicata alle opere di animazione per un viaggio immaginifico che tocca quasi tutti i paesi del mondo, dalla Corea del Sud al Brasile, dall’Iran all’Islanda, sottolineando il legame tra cinema e location.
Si va delineando la diciottesima edizione dell’Ischia Film Festival che si svolgerà in versione ibrida, in parte in presenza e in parte online, dal 27 giugno al 4 luglio 2020 (www.ischiafilmfestivalonline.it).
In particolare, la sezione Cortometraggi si estende alle opere di durata fino a 52 minuti, mettendo insieme lavori di fiction e documentari. Sono diciotto i titoli in competizione. “Anche gli uomini hanno fame”, diretto da
Francesco Lorusso, Gabriele Licchelli e Andrea Settembrini, storie di fatica e di dolore, di emigrazioni e di ritorni alla propria terra natia, su uno dei luoghi oggi più in voga di tutta l’Italia, il Salento; “Anna”, di Dekel Berenson, su una donna ucraina che sogna di evadere dalla tormentata realtà del suo paese sposando un facoltoso texano; “Ape Regina”, di Nicola Sorcinelli, l’incontro tra un’anziana apicultrice e un giovane immigrato; “Il Congedo”, progetto nato in ambito scolastico dell’affermato regista salentino Edoardo Winspeare; “Dreamless Sleep”, onirico viaggio nella giungla dei suicidi dell’iraniano Foad Asadi; “Fram”, dei filnlandesi Thomas Freundlich e Valtteri Raekallio, mescola documentario e danza per un’incredibile performance sulle isole Svalbard; “Heimaey” (The Home Island), di Sonia Ladidà Schiavone, descrive la vita quotidiana di una piccola isola al largo delle coste islandesi; “The Hunter”, di Jero Yun, distopica immersione  tra gli istinti xenofobi che attraversano la società sudcoreana; “Inverno”, di Giulio Mastromauro, recente vincitore del David di Donatello, è una poetica riflessione sull’elaborazione del lutto; “Lugar Algum – No Place”, di Gabriel Amaral, racconta l’alienazione di una fazenda brasiliana; “Mighty”, commedia on the road al femminile dell’americana Lola Glaudini; “Milk”, della regista neozelandese Pennie Hunt, ricostruisce l’incontro di una donna con due soldati tedeschi durante la Seconda Guerra Mondiale; “The Oceans are the Real Continents”, di Tommaso Santambrogio, cronaca di un amore in bianco e nero sullo sfondo di Cuba; “The Other”, diretto da Saman Hosseinpuor e Ako Zandkarimi, storia iraniana di gelosia e integralismo; “Stunned, I Remain Alert”, di Lucas H. Rossi dos Santos e Henrique Amud, denuncia la violazione dei diritti umani in Brasile; “The Swing”, di Samara Sagynbaeva, sul rigore dell’inverno in un remoto villaggio del Kyrgyzstan; “Il vaccino”, del marchigiano Edoardo Ferraro, è un dramma storico sul tema delle trasfusioni di sangue; “Weekend”, di Ario Motevaghe, allegorica osservazione sulla violenza che si insinua nella società iraniana.
"La sezione Cortometraggi - spiega il direttore artistico del festival Michelangelo Messina - include diversi linguaggi cinematografici, dalla fiction al cinema del reale, in un giro intorno al mondo per cogliere le specificità e le diverse identità culturali del nostro pianeta. Il tutto filtrato dalla sensibilità di autori in grado di condensare nello spazio breve di un cortometraggio emozioni ed esperienze disparate".
Uno spazio a parte è riservato alle 7 opere di Animazione selezionate in concorso. “Arturo e il Gabbiano”, di Luca Di Cecca, sulla bizzarra disputa tra un novantenne e un volatile dispettoso; “Butterflies in Berlin”, di Monica Manganelli, contro ogni forma di discriminazione sessuale; “La Grande Onda”, di Francesco Tortorella, opera di grande valore civile sul sacrificio di un imprenditore calabrese vessato dalla
Ndrangheta; “Makum – Drawings in an Immigrants Detention Center”, di Emilio Martí López, che in forma di documentario denuncia la segregazione di migliaia di innocenti; “The Music Box”, di Joe Chang, ambientato nel corso della grande Rivoluzione Culturale cinese; “Song Sparrow”, sul dramma dell’immigrazione clandestina, diretto dall’iraniana Farzaneh Omidvarnia; “Dodici minuti di pioggia”, diretto da Fabio Teriaca e Juan Pablo Etcheverry, film sulla memoria e sul passato, con le musiche di Sergio Cammariere.
IN CONCORSO – Cortometraggi
Anche gli uomini hanno fame (Italia, 2019 - ANTEPRIMA ITALIANA) di Francesco Lorusso, Gabriele Licchelli e Andrea Settembrini
Anna (Ucraina - Israele - Regno Unito, 2019) di Dekel Berenson
Ape regina (Italia, 2019) di Nicola Sorcinelli
Il congedo (Italia, 2020 ANTEPRIMA MONDIALE) di Edoardo Winspeare
Dreamless sleep (Iran, 2020 - ANTEPRIMA MONDIALE) di Foad Asadi
Fram (Finlandia, 2019 - ANTEPRIMA ITALIANA) di Thomas Freundlich e Valtteri Raekallio
Heimaey (Home island) (Italia, 2019) di Sonia Ladidà Schiavone
The hunter (Corea, 2019 – ANTEPRIMA ITALIANA) di Jero Yun
Inverno (Italia, 2020) di Giulio Mastromauro
Lugar algum (Brasile, 2019 - ANTEPRIMA ITALIANA) di Gabriel Amaral
Mighty (Stati Uniti, 2019 - ANTEPRIMA EUROPEA) di Lola Glaudini
Milk (Nuova Zelanda, 2019) di Pennie Hunt
The oceans are the real continents (Italia, 2019) di Tommaso Santambrogio
The other (India, 2020 - ANTEPRIMA ITALIANA) di Saman Hosseinpour e Ako Zandkarimi
Stunned, I remain alert (Brasile, 2020 - ANTEPRIMA ITALIANA) di Lucas H. Rossi dos Santos e Henrique Amud
The swing (Kirghizistan, 2019 - ANTEPRIMA EUROPEA) di Samara Sagynbaeva
Il vaccino (Italia, 2020 - ANTEPRIMA MONDIALE) di Edoardo Ferraro
Weekend (Iran, 2019 - ANTEPRIMA ITALIANA) di Ario Motevaghe
IN CONCORSO – Animazione
Arturo e il gabbiano (Italia, 2019) di Luca Di Cecca
Butterflies in Berlin - Diary of a soul split in two (Germania - Italia, 2019) di Monica Manganelliry Dodici minuti di pioggia (Italia, 2019) di Fabio Teriaca e Juan Pablo Etcheverry
La grande onda (Italia, 2019) di Francesco Tortorella
Makun (No Llores): Dibujos en un C.I.E. (Spagna, 2019 - ANTEPRIMA ITALIANA) di Emilio Martí López
The music box (Canada, 2019) di Joe Chang
Song sparrow (Iran, 2019) di Farzaneh Omidvarnia

 

 

 

 


 



2019-10-26