|
|
La difficile ricerca della pace |
|
|
|
|
|
|
|
|
“E gli uomini vollero le tenebre piuttosto che la luce”. Questa citazione da Giovanni (versetto evangelico III, 19) viene posta in epigrafe al componimento de “La ginestra”, il capolavoro di Giacomo Leopardi. Il grande poeta intendeva sottolineare quanto sia in qualche modo forte tra gli uomini la tentazione di abbracciare il buio della menzogna, tralasciando la strada della verità ispirata a solidarietà e fratellanza che era e resta l’unica possibilità di salvezza per l’umanità. La difficile ricerca della pace passa attraverso una prova tremendamente faticosa giacché la tentazione della guerra non cessa mai di allettare gli uomini se è vero che anche in mitologia classica esiste e si venera addirittura il dio della guerra. E nella storia poi le “guerre sante” hanno portato dolori, vittime e sangue. Ma la guerra è più di una tentazione se ancora oggi iconflitti che si registrano nel mondo si contano a centinaia. Eppure non sono mancate le buone disposizioni di volontà. L’articolo uno della dichiarazione dei diritti umani esplicita chiaramente: “tutti gli esseri umani nascono liberi ed uguali in dignità e diritti. Essi sono dotati di ragione e coscienza e devono agire gli uni verso gli altri in spirito di fratellanza”, che è poi l’esatto contrario della guerra. Sul perché gli uomini sono perennemente in lotta tra di loro, si può ovviamente discettare a lungo. Ma occorre tener presente che mentre ci appassioniamo a “filosofare”, milioni di innocenti continuano a morire. Quel che appare certo è la sostanziale mancanza di una vera cultura, intesa come comprensione dell’altro, spirito di generosità e tolleranza. Non a caso probabilmente il nostro Presidente della Repubblica, nella cerimonia di inaugurazione di Procida Capitale italiana della cultura, ha sostenutoapertamente che la guerra più che con le armi si può (deve) vincere con la cultura. Torna allora ancora di estrema attualità il monito leggibile nella conclusione della composizione leopardiana richiamata all’inizio: non ci sarà mai cioè nessuna pace se l’umanità continuerà a ignorare i valori della solidarietà e della fratellanza. Antonio Filippetti |
2022-06-01
|