“Tutti vediamo spessissimo sullo schermo immagini del fuoco che divampa in occasione di incendi o più recentemente delle guerre. Diventa quindi metafora di un grave pericolo che minaccia tutta la civiltà, anche perché è facile collegarlo al riscaldamento del pianeta.Per il momento vediamo le devastazioni, ma come uno spettacolo. Il fuoco si delinea all’orizzonte della mia immaginazione. Sulla scorta di Eraclito penso il fuoco nella sua esplosione di luce come una forza immensa della natura, che mentre distrugge preannuncia anche una nuova fase della vita.“Questo ordine che è identico per tutte le cose, non lo fece nessuno degli dei né degli uomini, ma era sempre, è e sarà fuoco eternamente vivo, che secondo misura si accende e secondo misura si spegne” frammento 30 .L’altra suggestione proviene da Bachelard:“ il fuoco è l’ultra vivente. Il fuoco è intimo e universale. Vive nel nostro cuore. Vive nel cielo.Giunge dagli abissi della sostanza e si offre come un amore. Ridiscende nella materia e si nasconde, latente, sopito, come l’odio e la vendetta. Tra tutti i fenomeni è veramente il solo che possa ricevere in modo così chiaro i due valori contrari: il bene e il male.”(Gaston Bachelard, Psicoanalisi del fuoco, 1967 )”.Così racconta Ilia Tufano. Cristina Tafuri scrive: “ In questi piccoli lavori il colore diventa quasi materia sostanziosa, un colore che crea movimento, che si snoda rapido, puro, racchiuso in antichi incunaboli che registrano l’angoscia esistenziale, quel fuoco all’orizzonte che illumina l’operato umano volto a distruggere i mali del mondo distruggendo se stesso, l’inquietante trasformarsi della realtà sotto la travolgente spinta tecnologica. Il senso drammatico del nostro tempo viene reso con accesi colori del dramma. Ecco che il fuoco, le sue simbologie e metafore diventano, nell’elegante raffinatezza segnica, un dialogo o un bisognodi nascondere, in qualche modo, un vuoto di realtà. A questi lavori si affianca anche una serie di libri d’artista, tra i quali l’opera “Focolaio-focolare”, e questa disposizione aperta , in cerchio, richiama una sorta di focolare , poiché nella simbologia i due termini, fuoco e focolare si equivalgono e quest’ultimo viene interpretato come il centro simbolico della casa e della vita familiare. Ed ecco allora che Ilia Tufano cerca, in questo sottile dualismo di distruzionee vita, riconquistare il senso di una perduta innocenza, cercare , per quanto possibile nell’uomo una dimensione spirituale, soffocata tra devastazioni naturali e guerre. Quel fuoco all’orizzonte non dovrebbe essere quello dei bombardamenti sempre più frequenti, ma quello di una luce che aiuti l’uomo ad uscire fuori dalla caverna.” Venerdì 18 ottobre 2024 si inaugura presso la galleria Civico 23 no profit Art Space, a Salerno, in via Parmenide 23, la mostra personale diIlia Tufano FUOCO ALL’ORIZZONTE, introdotta dal testo critico di Cristina Tafuri ed a cura di Rosario Mazzeo ed Angelo D’Amato. .Resterà aperta fino al 31 ottobre. In mostra circa quaranta immagini, disposte in lunga sequenza, ottenute lasciando diffondere inchiostri di china sul tessuto di seta pura. Misurano ciascuna 20x20 cm. Per analogia richiamano al fuoco che si diffonde nell’aria e nel vento come l’inchiostro e l’acqua sulla seta. Le immagini si formano in modo imprevedibile e sono molto varie pur provenendo dagli stessi cinque inchiostri. Sulla parete anche alcuni 20x20 totalmente bianchi ,ottenuti dal collage della parola fuoco ritagliata su cartoncino Fabriano, a rimarcare il carattere di scrittura di tutto l’insieme. Il “ fuoco all’orizzonte” è anche in un trittico formato da due quadri cm 42x26, inchiostro di china su seta, insieme ad un terzo, sempre delle stesse dimensioni, che èun collage tutto bianco . Sono invece olio su collage su tela due quadri 50x50 cm, che formano un dittico. Sono in mostra anche alcuni libri d’Artista, uno dei quali è piuttosto una piccola installazione, composta da 12 libri, che reca il titolo : FOCOLARE/FOCOLAIO a rimarcare l’ambivalenza del fuoco. |