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Un vignolese a Milano

da "La Gazzetta" 28 novembre 1987

di Michele Fuoco


Domenico Simonini pittore ed incisore vignolese, è impegnato, in questi giorni, in una mostra dal titolo "città e campagna" che è stata allestita nella galleria "Carini› di Milano.
Questa rassegna mette insieme un gruppo di artisti che ,dal 1984 afferma - come è scritto nella presentazione di Nicoletta Colombo - il potere culturale dì pittori e scultori cha con il proprio operato testimoniano il segno, purtroppo perso, della realizzazione dell'uomo con l'abitat". Si vogliono recuperare i legami tra la città, dove il progresso della meccanizzazione delle tecnologie più avanzate hanna fatto perdere il senso della dimensione umana, e la campagna ancora fonte inesauribile di stupore e di armonia, di coscienza creativa, di luogo incontaminato con il suo alone di primitività e dì mitico. Un recupero che solo l'artista è in grado, oggi dì attuare, quanto meno, dì stimolare.
In questa direzione si muove un gruppo di artisti che già tre anni fa furono scoperti da Raffaele Da Grada che presentò alcune mostre in alcune città italiane, tra cui anche al "Centro Sala" di Modena. Nella rassegna, che vede la presenza di Giovanni Blandino, Marco Mantovani, Maria Luisa Simone e Domenico Simonini, giovane pittore vignolese (Simomni ha 35 anni) si colloca con un indirizzo espressivo autonomo ed efficace che punta sul carattere metafisico dei suoi ambienti (interno al bar, persone al ristorante) e di certe scene di vita paesana (mercati, fiere, balli, funerali) colti attraverso un colore abbrunato a mestizia.
Simonini si è formato all'Istituto d'arte Venturi di Modena e all'Accademia di Belle Arti di Bologna. Molto apprezzata è la sua attività di grafico che gli ha permesso di essere più volte segnalato al Bolaffi. Ha esposto, tra l'altro, all'Istituto di cultura di Vienna.


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